Pedro Pascal, Ariana Grande e Sabrina Carpenter alzano la voce: “Servono fondi per la salute mentale LGBTQ+ ed evitare i suicidi.

"Togliere questa ancora di salvezza fa passare ai giovani LGBTQ+ il messaggio che le loro vite non valgono la pena di essere salvate. Ci rifiutiamo di accettare questo messaggio", si legge nella lettera.

Ariana Grande, Pedro Pascal, Jamie Lee Curtis, Sabrina Carpenter e Daniel Radcliffe sono tra le oltre 100 personalità di Hollywood che hanno firmato una lettera aperta, stroncando la proposta dell’amministrazione Trump di tagliare i fondi per i programmi di prevenzione del suicidio tra i giovani LGBTQ+.

Pubblicata dall’organizzazione no-profit The Trevor Project, le celebrità stanno chiedendo a Trump e al Congresso di “proteggere i finanziamenti per i Servizi Specializzati per i Giovani LGBTQ+ della 988 Suicide & Crisis Lifeline nel bilancio dell’anno fiscale 2026.”

“Siamo affranti dalla proposta di eliminare i finanziamenti federali per i Servizi Specializzati per i Giovani LGBTQ+ della 988 Suicide & Crisis Lifeline –è una decisione che avrà conseguenze devastanti e pericolose per la vita dei giovani in tutto il paese”, si legge nella lettera. “Come artisti, creatori e personaggi pubblici, le nostre piattaforme comportano una responsabilità. E oggi, quella responsabilità è chiara: dobbiamo parlare per proteggere la salute mentale e le vite dei giovani LGBTQ+. Non resteremo in silenzio.”

La lettera continua: “Qui si tratta di persone, non di politica. In un momento di profonda divisione, che sia qualcosa su cui noi, come persone, possiamo tutti essere d’accordo: nessun giovane dovrebbe essere lasciato senza aiuto nel suo momento più buio. Togliere questa ancora di salvezza fa passare ai giovani LGBTQ+ il messaggio che le loro vite non valgono la pena di essere salvate. Ci rifiutiamo di accettare questo messaggio.”

Tra gli altri firmatari di spicco figurano Dua Lipa, Sarah Paulson, Cara Delevingne, Paul Feig, Bob the Drag Queen, Troye Sivan, Alan Cumming, Margaret Cho, Josh Hutcherson, David Archuleta, Jonathan Van Ness, Bobby Berk, Nathan Lane, Kelsea Ballerini, Diplo, Benito Skinner, Orville Peck, Jake Shane, Dwyane Wade, Julia Michaels, Noah Cyrus e Paris Hilton, tra gli altri.

“Riconosciamo anche l’impatto significativo che possiamo avere nel mostrare ai giovani LGBTQ+ modelli di possibilità”, si legge nella lettera. “Raccontare storie sulla variegata trama dell’umanità è ciò che rende l’arte potente, e la rappresentazione può salvare vite. In questo momento, i giovani LGBTQ+ sentono messaggi che mettono in discussione e criticano le loro identità e la loro esistenza. Dobbiamo mostrare loro che ci sono ancora così tante persone che lottano per i loro diritti.”

“A ogni giovane LGBTQ+ che legge questo: non sei solo. Ti vediamo. Ti apprezziamo”, continua la lettera. “Hai il diritto di sentirti al sicuro, supportato e amato esattamente come sei. Meriti l’accesso a servizi salvavita che onorano la tua umanità. Potresti star male. Potresti essere spaventato. Potresti sentire che nessuno ti ascolta – ma noi sì. Continueremo a farci sentire e a parlare apertamente. Non smetteremo di lottare per te.”

La lettera aperta è in risposta alla bozza di bilancio dell’amministrazione del Presidente Donald Trump, trapelata di recente, che prevede tagli ai finanziamenti per una hotline federale di prevenzione del suicidio volta ad aiutare i giovani LGBTQ+. Se approvati, i tagli sarebbero effettivi dal 1° ottobre.

Dal suo lancio nel 2022, questo programma ha messo in contatto “quasi 1,3 milioni di contatti in crisi con un’assistenza salvavita e affermativa per i giovani LGBTQ+ nei loro momenti più vulnerabili”, secondo The Trevor Project.

La lettera si conclude: “Ci alziamo insieme – a gran voce e con determinazione – per la speranza, per la dignità e perché ogni giovane LGBTQ+ sappia che la sua vita è degna e che ci sarà sempre qualcuno dall’altra parte della linea.”